Politica: L'Italia dove và?

Pubblicato il da Ferdy

Cosa sta succedendo in Italia?


di Fernando Cannizzaro 9 agosto 2010


  Vediamo di fare il punto sulla attuale situazione politica determinatasi alla luce degli ultimi scontri tra i Finiani e Berlusconiani.  

I temi oggetto della attuale disputa riguardano molti aspetti ed argomenti di indubbio interesse sociale.

 I Finiani sostengono da tempo discussioni e tentativi di colloqui nell’ambito del PDL sull'immigrazione, sulla laicità, sulla bioetica, sui diritti civili, sul rapporto tra le istituzioni ed i poteri dello Stato,sulla giustizia, ecc. Tutte queste discussioni e polemiche - spesso non tenute nella dovuta considerazione dai quadri dirigenti del PDL -  in realtà secondo i Finiani - rivestono una notevole  importanza e tendono ancora oggi, a definire una visione della politica, più aderente alla fase storica attuale e alle sfide con le quali l'Italia sempre più è chiamata a misurarsi.

Questo dibattito interno voluto dalla componente  Finiana  è stato visto molto male dal Cavaliere e dalla  Casta per due ordini di motivi:

Innanzi tutto è stato interpretato come un atto di lesa maestà nei confronti del Cavaliere (abituato a non essere contraddetto) che avrebbe comportato, come conseguente corollario, da un lato, una negazione polemica e strumentale dell’attuale Berlusconismo, dall’altro lato, una sorta di distinzione – altamente negativa – tra destra civile e democratica, rappresentata da Fini, ed una destra barbara e tirannica, rappresentata dal Cavaliere. Da qui l’incompatibilità politica tra la minoranza di Fini e la maggioranza del PDL. Da qui il dichiarato tradimento di Fini e la cacciata dal PDL con la motivazione che la politica di Fini non fosse più in linea con i principi del PDL. (Una vera stronzata! Si direbbe un’epurazione!)

Aldilà dello scontro personale il vero scontro è quello ideologico rappresentato – a Nostro avviso – dalle idee innovative di Fini protese verso una nuova destra moderata ed aderente alla realtà storica attuale e l’antipolitica berlusconiana destinata sin da ora a fallire. La storia – maestra di vita – giudicherà i nuovi avvenimenti ed i nuovi scenari politici che verranno a determinarsi da questo scontro.

Molti mi chiedono di fare qualche previsione a breve ed a lunga scadenza.

Dovrei avere la cd “palla di vetro” per leggere con esattezza cosa succederà in futuro.

Per non scontentare, però, i lettori abbozzerò qualche previsione.

Qualche giorno addietro, 8 agosto 2010,  il Corriere ha intervistato il Ministro Frattini sui quattro punti non modificabili, cioè, non emendabili, sui quali Berlusconi chiederà la fiducia. Questi quattro punti non modificabili sarebbero: giustizia, fisco, federalismo e Sud.

Ora, qualcuno,  per favore,  mi spieghi: se non sono modificabili (emendabili) che ca…li proponete a fare ???? Quasi che in Italiano “modificare”  è sinonimo di “aderire”. Mi sembra di vivere in un altro Pianeta! Andiamo avanti lo stesso. Ormai non ci meravigliamo di niente! 

Sul processo breve, dice Frattini: “… quelle norme sono state approvate in prima lettura senza problemi. È un provvedimento che fa fronte alle lungaggini del processo e che mette al riparo l'Italia dalle accuse e dalle condanne alla Corte di Strasburgo. I finiani, allora componenti del Pdl, lo votarono. Vediamo il lodo Alfano costituzionale. È la conseguenza logica di una sentenza della Corte che ha detto: "con la legge ordinaria non lo potete fare, lo dovete fare con legge costituzionale". Stiamo ragionando su come procedere rispettando i principi della Corte. Un cambiamento che gli stessi finiani hanno condiviso». Ecco! Su questo punto vorremmo ricordare al Ministro Frattini che il Lodo Alfano non è stato censurato solo perché si è proceduto con legge ordinaria, ma, ci sono state altre censure, tra cui, la più eclatante il contrasto con l’art. 3 della Costituzione. Questo va ricordato! Per amor del vero.

Ancora:

motivo di discordia tra i Finiani e Berlusconi è la legge sulle intercettazioni che andrebbe rivista, anche se, i Finiani con la Bongiorno l’avevano in parte emendata. Ma ci sono ancora dei punti che andrebbero ritoccati a nostro avviso.

Alla domanda: Come valuta la nuova convergenza che si è realizzata sulla mozione contro il sottosegretario Caliendo? Frattini risponde:
«Quel voto mostra un arretramento su un principio fondamentale che è la presunzione di innocenza. Noi non avremmo mai immaginato di vedere membri eletti con il Pdl, in nome di principi di libertà, di giustizia, di rispetto di diritti delle persone, invocare un principio in cui il semplice avviso di garanzia giustifica l'abbandono di un incarico ministeriale. Questo va oltre la presunzione di innocenza, c'è stato certamente un arretramento. Ci sarà arretramento rispetto al resto? Io mi auguro di no. Ma se ci dovesse essere, noi la grande ammucchiata non la possiamo accettare, dovremmo chiedere con lealtà ai cittadini di ripronunciarsi. L'unica alternativa sarebbero quindi le elezioni anticipate».

A parte Fini, Noi su questo punto abbiamo un parere leggermente diverso da quello del Ministro Frattini e del PDL proprio a tutela della presunzione di innocenza. Quando un membro del Parlamento (Ministro o Vice Ministro che sia) è indagato – a Nostro avviso -   dovrebbe avere l’obbligo morale e la sensibilità di dimettersi  proprio per non ingenerare sospetti nelle persone che lo hanno eletto  e attribuito la fiducia, come avviene nelle migliori democrazie Europee che si rispettino. (Il discorso alla camera di Franceschini docet!)

Comunque già da queste avvisaglie emerge chiaramente una situazione abbastanza difficile da ricucire salvo ripensamenti dell’ultimo momento dei Finiani, come in qualche occasione è avvenuto. (vedi dichiarazioni di Adolfo Urso e Italo Bocchino. Più di circostanza che di altro! Per amor del vero!), si dovrebbe andare alle urne il più presto possibile. Ma su questo punto occorre riflettere da parte di tutti gli schieramenti politici. E’ perfettamente inutile che il Cavaliere e la Lega mostrino i “muscoli” cercando di convincere solo gli allocchi che un ritorno alle urne non li penalizzerebbe. Li penalizzerebbe Eccome! E perché? Perché – come abbiamo già evidenziato sopra – il Berlusconismo è in  fase molto, molto calante. Il Cavaliere lo sa, e cerca alleanze. Vedi cena con Casini, elezione di Vietta al CSM, visite a vecchi amici come Cesare Previti, (Ghedini è pronto per il de profundis!) ecc.. Sedici anni di Berlusconismo in Italia hanno convinto anche le “capre”  che così non si può più andare avanti. Berlusconi non ha risolto non solo il  problema degli Italiani ma neanche i suoi problemi, nonostante ci abbia tentato più volte con leggi ad personam. Financhè la sua ex moglie, Veronica Lario, lo ha abbandonato. Quanto prima anche i suoi più stretti collaboratori lo saluteranno. Questa è la penosa fine dei “ducetti”.  Più volte Noi da queste pagine avevamo scritto di non tirare l’elastico più del necessario. Il potere bisogna saperlo gestire, non bisogna strafare, altrimenti sfugge di mano e può creare esaltazioni personali che si estrinsecano in forme di piccola tirannia (Super Io) a cui la persona crede che tutto Le sia dovuto per diritto divino. Ignorare la realtà e non ascoltare le persone che li circondano sol che siano in disaccordo con il loro modo di pensare, comporta, prima o poi, rotture insanabili anche con i loro stessi compagni di cordata. E’ stato proprio questo che ha fregato il Cavaliere. Questo è il limite!

Ma, a parte queste considerazioni, occorre rilevare che esiste in Italia un’area moderata, ravvisabile in parte, nella percentuale degli astensionisti delle scorse elezioni regionali 2010 che si aggira sull’ordine del 35,8% Non è poco! Sono stati proprio “gli astensionisti” i veri vincitori delle elezioni regionali 2010. Convogliare questa marea di voti “moderati”  in un’area politica significa vincere senza alcun dubbio le elezioni. Alle luce di queste considerazioni vediamo cose bolle in pentola nell’attuale quadro politico:

PD (Partito Democratico):

Dividiamolo in tre grossi blocchi:

Da un lato Pier Luigi Bersani, attuale segretario del PD, sostenuto da Massimo D’Alema;

Da un altro lato Walter Veltroni e Dario Franceschini;

Da un altro lato ancora Antonio Di Pietro e Niki  Vendola.

Bersani vorrebbe fare un grande Centro con  Rutelliani, Casiniani e  forse anche il Fli di Fini (?). Sullo stesso binario troviamo Enrico Letta e Follini. Insomma una nuova Stella polare di area Dalemiana- Bersaniana. Alla faccia di  Di Pietro e Niki Vendola. Questa Stella polare dovrebbe essere guidata da Luca Cordero di Montezemolo.

Con tutto rispetto questa di Montezemolo è una gran “minchiata” Un industriale al vertice dei lavoratori. Quando potrebbe resistere? Poco e niente. Fino ad oggi Montezemolo dov’era? Che contributo ha dato alla politica ed all’economia? Assolutamente NESSUNO. Allora non andate a scoperchiare cripte.

 

Veniamo a Veltroni. Che fa Veltroni?

Veltroni vorrebbe costituire un "correntone" di minoranza appoggiato da Paolo Gentiloni a Beppe Fioroni; da Arturo Parisi a Rosy Bindi e Dario Franceschini col grosso punto interrogativo di Vendola. Insomma non sa neanche Lui cosa effettivamente voglia.

Passiamo ad Antonio Di Pietro. Come si sta muovendo?

Di Pietro e compagni  Scrivono  missive a Bersani del tipo: “Ricostruiamo, insieme, una coalizione innovatrice e capace di vincere le sfide del cambiamento. Mostriamoci compatti davanti al Paese, rimbocchiamoci le maniche consapevoli che, più forti e uniti noi saremo, più rapido sarà il declino di questa maggioranza.
Soluzioni parlamentari che consentano, prima di tornare al voto, di approvare una nuova legge elettorale meno indecente le valuteremo insieme se e quando saranno possibili. Ma oggi è il tempo di edificare la casa comune non di apparire al Paese intenti a perseguire trame di palazzo.

Bersani, per ora, fa finta di non sentire.

Beh! Grosso modo questa è la situazione in casa PD. Ovviamente tutti vorrebbero andare alle elezioni  con una nuova legge elettorale e con Tv disponibili per farsi la campagna. Per far questo propongono un governo provvisorio di larghe intese non guidato da Berlusconi.

Queste, a Nostro avviso, sono solo utopie, che frullano nella mente dei Ns politici che sognano il Paradiso prima della penitenza.

Come si vede il quadro politico non è molto roseo per nessuno dei contendenti (maggioranza e opposizione)

Andare alle urne credo che sia un salto nel buio per tutti (maggioranza ed opposizione). Governi di larghe intese a nostro avviso non sono possibili. Cosa Fare? Se dovesse cadere il Governo la parola andrebbe a Napolitano. Non mi chiedete di predire cosa dirà Napolitano. Non lo voglio fare perché a me questo Presidente non è mai piaciuto. Tutto può accadere. Anche l’impossibile. Per ora aspettiamo l’Autunno. In Politica, in genere, le pause portano consiglio. Vedremo che aperture ci saranno. Se ce ne saranno. Vediamo come si comporteranno i Finiani anche alla luce degli ultimi avvenimenti di Montecarlo e le giustificazioni di Fini che fanno un po’ sorridere. Da oggi 9 agosto 2010, il Giornale di Vittorio Feltri, lancia una raccolta di firme per sollecitare le dimissioni di Fini da Presidente della Camera, le prime adesioni sono di: Daniela Santanchè, Giorgio Stracquadanio e Francesco Storace. Insomma! Tutti amici di Fini! Una bella gatta da pelare. Ora andiamo anche Noi in Ferie. Buone vacanze a tutti.

 

 

 

 

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